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1099 giorni e 4 minuti

Non segnava in serie A da 1099 giorni, Alberto Cerri, ragazzone emiliano scelto da Nicola come terminale del peggior attacco del campionato. Ha impiegato appena 4 minuti per bucare la difesa del Napoli e per decidere la sfida del Castellani, lasciando tra l’altro in campo subito dopo per un problema muscolare. Ennesima rete di testa subita da una squadra che subisce almeno un gol da 14 partite consecutive. Se non è un record, poco ci manca. Come all’andata, ha vinto l’Empoli 1-0, con i toscani che hanno strappato agli indegni campioni d’Italia 6 punti preziosissimi per la corsa alla salvezza.

E’ stata forse la peggiore prestazione di una stagione già di per sé vergognosa. Difficile trovare qualcuno che si salvi in questa sciagurata prestazione. Ci ha messo del suo anche il tecnico Calzona, che certo aveva dei problemi in difesa ma che si è ulteriormente complicato la vita scegliendo di schierare dopo tanto tempo Natan fuori ruolo, sostituito nell’intervallo da Mazzocchi. Tardivi i successivi cambi, tra l’altro ruolo per ruolo, arrivati soltanto al 71’. L’unica sostituzione coraggiosa è arrivata soltanto all’88’, con Simeone che ha sostituito Anguissa.

Forse il Napoli avrebbe perso lo stesso, si può dire però che l’allenatore nemmeno ci abbia provato a cambiare spartito. Nessuna occasione degna di nota, con la sola potenziale capitata ad Anguissa nel secondo tempo che, liberato da un tocco di Osimhen, dopo un dribbling sul difensore e la porta spalancata ha preferito restituire palla al nigeriano invece che concludere. Facile per l’Empoli gestire l’immediato vantaggio, che avrebbe potuto anche essere più pingue se Cambiaghi, al 35’, non avesse sprecato il raddoppio colpendo il palo esterno da ottima posizione. Per i tifosi partenopei, giunti in massa anche nella provincia toscana a sostenere una squadra indecente, l’unica buona notizia è che il campionato sta per finire.

Domenico Fabbricatore